Mia madre dopo aver seguito una ( pubblicizzata su facebook ) ha contattato la ditta “BAGNI ITALIANI” con sede a TORINO , spinta dalla detrazione fiscale del XX% (ristrutturazione) si è impegnata a chiamare l’agente preposto per un preventivo bagno.
L’agente si presenta presso la nostra abitazione, brevemente stima un contratto …
PREZZO X.XXX EUR,
ho firmato il contratto, versando XXX € di caparra, senza rendermi conto che non potevo ripensarci, perché l'esclusione del recesso seppur sottoscritta, era stampata nel retro del contratto… e l’agente maldestro non me l’aveva fatto notare…
l’agente dopo la firma non ha piu’ risposto al telefono, due giorni dopo mi arriva la mail che il piatto doccia veniva sostituito da un altro di diverso tipo ….
Espressamente ho detto all’operatore che non ero piu’ interessato all’acquisto .
ho tentato inutilmente di esercitare il recesso contattando telefonicamente “ bagni italiani” che faceva finta di rispondermi, che oramai avevo firmato e recedendo volontariamente mi avrebbero addebitato una penale del XX%, pari ad XXXX eur .
Leggendo il contratto si evince che le ragioni avanzate da bagni italiani per escludere il recesso sono discutibili, intanto l’ art XX co. X let c. parla di un bene su misura e personalizzato ?
di personalizzato sul contratto (non vi è niente), al max è segnato solo la doccia XXX x XX il resto del formulario prevede una rosa di materiali, di varie misure “standardizzate “ tanto che basta barrare la casella in corrispondenza della misura che si avvicina di più a quella richiesta e il gioco è fatto ( nessuna casella è stata sbarrata ) …
È possibile che questi signori possono addebitarmi ingiustamente per una tazza un bide’ uno specchio che sia ? dei beni che non sono affatto su misura ?
L’art XX non parla affatto di bagni, personalizzati …a meno che sulle matonelle faccio scrivere le mie iniziali
Attendo notizie
Ringrazio anticipatamente per la lettura.