Avrei necessità di richiedere in azienda una riduzione dell'orario di lavoro di X ore, terminare …

Richiesta di preventivo da Gioia per Lavoro Controversie da Milano, Lombardia

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Milano, Lombardia
Richiesta inviata il
Da parte di Gioia [nascosto]
Telefono: [nascosto]
E-mail: [nascosto]
Avrei necessità di richiedere in azienda una riduzione dell'orario di lavoro di X ore, terminare alle XX anzichè alle XX, avevo già effettuato richiesta ufficiale l'anno scorso, tramite Avvocato e mi era stata negata (nonostante io abbia un figlio minore di anni XX), siccome è cambiato l'assetto societario e il mio dipartimento ha indiscutibilmente subito una carenza di lavoro, vorrei reinoltrare la mia richiesta, ma, vorrei sapere se legalmente potrei avere delle speranze o se è meglio (visto il precedente) lasciare stare.
Lavoro nella stessa società da quasi XX anni, nel mio dipartimento c'è una collega che usufriusce di un vero part time (X-XX) e la responsabile che ha beneficiato della riduzione orario e termina alle XX.
Grazie
Cordiali saluti

Risposte dai professionisti iscritti su QuiAvvocato.com

Gold
Giulio Mario Guffanti

Giulio Mario Guffanti

Avvocato
Via Antonio Cechov 48 - Città Metropolitana di Milano (Milano)

Sig.ra Gioia,non esiste un diritto al part time, soprattutto in assenza di problemi che lo richiedano.Lei può sempre inoltrare richiesta di riduzione dell'orario di lavoro, starà, poi, alla azienda la valutazione circa l'opportunità o meno della concessione del medesimo attese le necessità aziendali e produttive.Salvo vi siano particolari a me ignoti, Le sconsiglierei una richiesta tramite legale se non ve ne è la stretta necessità, inoltri una richiesta semplice e vediamo la risposta; ove, viceversa, abbia ragioni particolari per volerla fare tramite il mio studio il costo della consulenza in materia e invio della richiesta è di euro XXX,XX oltre iva.Cordiali saluti.Avv. Giulio Mario Guffanti  

Cristina Ghioldi

Cristina Ghioldi

Avvocato
Viale Daniele Ranzoni - Città Metropolitana di Milano (Milano)

nora
Gioia,

in relazione al
suo caso la legge dice che “in caso di richiesta del lavoratore o della
lavoratrice, con figlio convivente di eta' non superiore a tredici anni o con
figlio convivente portatore di handicap ai sensi dell'articolo X della legge n.
XXX del XXXX, e' riconosciuta la priorita' nella trasformazione del contratto
di lavoro da tempo pieno a tempo parziale”.

La situazione
della sola convivenza con un figlio minore quindi non riconosce automaticamente
alla lavoratrice un diritto ma solo una priorità, in quanto tale situazione è
per la legge priva della connotazione della gravità/necessità; quest’ultima invece
requisito determinante ai fini dell’accoglimento della domanda di
trasformazione dell’orario giornaliero.

La sopraindicata
situazione diventa grave se connessa a varie contingenze previste
specificamente dalla legge, di cui immagino avrà conoscenza.

Nel suo caso ad
esempio la convivenza con suo figlio minore dovrebbe necessitare per il grado
gravità ad essa sotteso di presenza quotidiana, di assistenza fisica o
relazionale.

Tale gravità/necessità
ben potrebbero avere natura transitoria dipendente da sensibili esigenze di
famiglia meritevoli di attenzione.

Quindi riportandoci
alla legge applicabile al caso che mi descrive in condizioni normali, la
domanda al datore di lavoro basata sulla sola convivenza con il figlio minore
la pone in una condizione di priorità.

Tale domanda
verrà quindi in rilievo qualora il datore di lavoro programmasse per interessi
aziendali l’esigenza o l’opportunità di concludere nuovi contratti p.t. oppure
di trasformare i contratti a t.i. preesistenti secondo il regime del p.t.

Per quanto
riguarda la domanda della sua collega, occorrerebbe conoscerne i requisiti e le
motivazioni: se cioè la relativa domanda sia stata accolta sulla base della
sola convivenza con un figlio minore oppure sulla base di situazioni
contestuali.

A prescindere, nulla
impedisce di rinnovare la domanda di trasformazione. Se non comprendo male mi
dice che l’assetto societario è cambiato.

Quindi, se
rispetto alla precedente domanda, in azienda sono cambiati i soggetti
competenti a valutare la sua richiesta di trasformazione in favore del p.t. ed
il ritmo lavorativo si è ridotto, allora perché non provare a riprovare.

Inutile è
ricordare come sia di fondamentale importanza alimentare nel tempo il rapporto
di fiducia e di dialogo con il datore di lavoro. Visto allora che è dipendente
dell’azienda da XX anni potrebbe preliminarmente cercare un incontro diretto ed
informale con il datore di lavoro/ufficio competente. Non ho idea se al
deposito della domanda precedente si sia determinata per passi successivi
oppure formalizzando subito tramite il legale di fiducia.  

Spero nella
sintesi della mia risposta di aver dato un punto di vista comunque utile.

Per ulteriori
dubbi o chiarimenti sia libera di contattarmi via mail oppure telefonicamente
senza disagio.

Buona serata,
cordiali saluti

 

Martina Maria Incegnieri

Martina Maria Incegnieri

Avvocato
Via Gozzadini - Milano (Milano)

ra Gioia, con riferimento al Suo quesito Legale, mi rendo disponibile a seguirLa. Da quanto mi ha scritto nella richiesta di contatto, a mio parere ci sono i presupposti per andare avanti e provare a formulare una nuova richiesta.Non esiti a contattarmi per avere fissato un primo appuntamento in Studio.Cordiali saluti. Avv. Martina Incegnieri

Studio Legale Avocat

Studio Legale Avocat

Avvocato
Via Belvedere - Como (Como)

La contatteremo telefonicamente.Cordiali saluti Avv.Davide Arpa

Antonella Florio www.avvocatoantonellaflorio.it

Antonella Florio www.avvocatoantonellaflorio.it

Avvocato
Via Tonale n. 9 - Città Metropolitana di Milano (Milano)

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Tania Emanuela Beretta

Tania Emanuela Beretta

Avvocato
Via Cosimo Del Fante - Città Metropolitana di Milano (Legnano)

Gent.ma per un parere piu' approfondito dovrebbe indicarmi il contratto di riferimento ma da cio" che scrive Le consiglio comunque di inoltrare la richiesta suffragata dal nuovo assetto. La contattero' a breve cordiali saluti Avv. Tania E. Beretta [rimosso]

Avv. Maria Repaci

Avv. Maria Repaci

Avvocato
Via Piemonte - Città Metropolitana di Milano (Rozzano)

NORA,da quello che Lei a riferito nella richiesta Le dico che sicuramente ne ha diritto, come ogni donna, e si può richiedere con una nuova missiva magari più incisiva.. Per poterle dare maggiori informazioni e per aiutarLA a risolvere il suo problema mi contatti al num: XXX/ [rimosso] oppure alla mia email: [rimosso] . cordiali saluti Dott.ssa Maria Repaci

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