Avvocato,

a fine agosto XXXX, pochi mesi fa, la mia casa (periferia di Roma) si è inclinata di quasi un centimetro ed è stata sgombrata dai vigili del fuoco. Come conferma la relazione del geologo, questo è dovuto alla grande siccità dell'estate più torrida della storia che ha colpito l'Europa qualche mese fa; la casa esiste dal XXXX ma dato che l'estate anormale ha prosciugato le falde acquifere nel sottosuolo della casa allora si è inclinata di quasi un centimetro. Quando ciò è accaduto, avevo degli amici che stavano in casa, dato che io mi trovo in viaggio come volontario in Venezuela e starò fuori dall'Italia ancora per molti mesi. Sbrigare le tante pratiche da qui è stato estremamente difficile anche se ho potuto contare sull'aiuto di mia sorella che vive a Roma. Capisce che in un giorno ho perso tutto quello per cui ho lavorato una vita e continuo a pagare il mutuo su una casa che al momento è praticamente inabitabile. Stiamo ancora lavorando per poter avere soluzioni da ingegneri e professionisti, ed ogni consulenza a prezzi altissimi che per ora mi impediscono di comprare un biglietto per tornare in Italia.
Le scrivo per chiedere il suo aiuto in una questione che avevo considerato di senconda importanza ma che poco a poco sta diventando una pressione economica non indifferente e si aggiunge alle tantissime spese che già devo affrontare: l'occupazione di pochi metri di suolo pubblico per le transenne messe dai vigili del fuoco.
So bene che nell’art. XX dell’apposito pubblico approvato dal Comune di Roma con Delibera del consiglio comunale n. XX/XXXX esiste una norma citata che recità testualmente:  
 “Il canone non è dovuto per le seguenti occupazioni: […] o)  occupazioni necessarie per far fronte ad emergenze di protezione civile, causate da un evento di forza maggiore, e per eseguire i lavori successivi, anche ad opera dei singoli soggetti danneggiati“.

Come so bene che esiste un altro articolo che afferma che se il danno è stato causato da un evento naturale allora si è esonerati dal pagamento del suolo pubblico, ma purtroppo mia sorella già si sta occupando di mille cose per aiutarmi, io sono all'estero e non ho nessuno che possa intervenire al comune di Roma per ottenere questo esonero per mio conto.

Ho chiesto più volte alla mia famiglia di incaricare un tecnico o un avvocato per ottenere il rimborso dell'occupazione del suolo pubblico da settembre ad oggi e l'esonero, ma mi hanno sempre risposto che gli avvocati o i tecnici si fanno pagare per non risolvere nulla. Allora, dopo molte conversazioni al riguardo li ho convinti a poter pagare fino a mille euro se un avvocato riusciva ad ottenere il rimborso e l'esenzione.

Non mi è possibile pagarle consulenza e gestione della pratica, ma certamente le posso firmare il documento per un compenso di mille euro se risolve la suddetta questione.

Ringraziandola per la sua preziosa attenzione
spero in una sua risposta.