Egregio Avvocato, nel descrivere il mio caso sarò il più possibile breve ed esaustivo.
Sono stato titolare di una utenza (appunto la n.XXX [rimosso] XX) gas ENI, Mercato di Maggior Tutela, fino a quando (nel corso del XXXX) decisi di passare ad Acea Mercato Libero. Il passaggio in Acea si concretizzò in data XX luglio XXXX (per completezza sono ripassato ad ENI gas e luce, Mercato Libero nel XXXX).
Verso la fine del luglio XXXX, ricevevo a mezzo posta ordinaria la fattura ENI n. X [rimosso] XX (emessa il XX aprile XXXX), che rivendicava il pagamento di Euro XXX,XX a conguaglio per il periodo XX/XX/XXXX-XX/XX/XXXX.
Non feci nulla giacchè qualsiasi credito vantato va trasmesso in modo certo (con raccomandata/R).
In data XX agosto XXXX ricevo la raccomandata di ENI n. [rimosso] XXXXX (datata X agosto XXXX): una diffida legale per l’insolvenza della fattura sopracitata (si pensi che quando ricevetti la posta ordinaria contenente la fattura a conguaglio rivendicata, la stessa era già scaduta in data XX giugno XXXX!).
Inoltrai un reclamo ad ENI in data XX agosto XXXX (a mezzo raccomandata/R n. X [rimosso] XXXX ed anticipando detta raccomandata anche via fax al numero XXX.XXX.XXX del Servizio Clienti ENI).
Nel reclamo eccepì l’avvenuta prescrizione per tutto l’anno XXXX e per tutto l’anno XXXX: il XXXX ero disposto a pagarlo. Chiesi la riformulazione della fattura sulla base della mia richiesta di riconoscimento di avvenuta prescrizione.
L’ENI rispose con un’altra diffida legale (raccomandata/R n. [rimosso] XX del XX maggio XXXX) ove diminuiva l’importo a mio debito da Euro XXX,XX a Euro XXX,XX.
Nessuna risposta al mio reclamo fu inviata.
Decisi di rivolgermi allora allo Sportello per il Consumatore di Energia (tentativo di conciliazione obbligatorio per legge prima di adire le vie legali) ma lo stesso in data X luglio XXXX si dichiarò non competente a pronunciarsi in merito all’Istituto giuridico della prescrizione. Affermò che tale competenza spettava solo al Giudice ordinario.
Decisi così in data XX luglio XXXX di citare in giudizio l’ENI a mezzo del processo verbale ex art. XXX, comma II° C.P.C. .
Nell’udienza del X dicembre XXXX la controparte chiede al giudice il rigetto della mia richiesta di prescrizione per tutto il XXXX sulla base di:
X) Nelle condizioni di contratto attualmente in vigore è previsto che la società che distribuisce il gas (il distributore, Italgas) e la società che lo commercializza (appunto ENI) sono due distinti soggetti giuridici e l’ENI specifica che fa partire il decorso dei X anni per la prescrizione da quando il distributore comunica l’effettiva lettura a conguaglio.
X) L’ENI nella sua risposta al mio reclamo (che però io non ho mai ricevuto: evidentemente si trattava di posta ordinaria che però non prova nulla dico io) dice di aver riconosciuto la prescrizione dal XX/XX/XXXX al XX/XX/XXXX e di aver riformulato la fattura (effettivamente questo spiegherebbe la diminuzione della pretesa economica)

E' possibile controbattere con argomentazioni efficaci alla richiesta della parte convenuta che mi diano un minimo di speranze di vittoria (intendo senza andare alla prossima udienza come la vittima sacrificale)?

Io di idee ne avrei ma non sono avvocato e non ne intendo fino in fondo la portata.

Attendo un preventivo ed un consiglio professionale schietto per capire se vale la pena di andare avanti o meno.

La prossima udienza è prevista per il XX marzoi XXXX.

Grazie.

Cordialmente.