Buon pomeriggio, sono Francesco G***A, e sono proprietario di un alloggio sito all'interno di un comprensorio ex Militare, gli appartamenti fino ad ora venduti sono stati tutti acquistati da militari oramai ex militari in quanto tutti noi siamo in pensione.
Il fatto in questione è il seguente:
L'amministratore di questo caseggiato è un ex militare che non ha fatto nessun corso di amministratore di condomini e a mio modesto parere non ha le capacità di assolvere un incarico di tale portata e responsabilità, ma nella sua candidatura ha giocato su un punto chiave che è quello di non gravare sui condomini per le spese di amministrazione quindi ha avuto vita facile per farsi eleggere come amministratore.
Infatti il problema di tutto ciò sono sempre i soldi, dico questo perché ultimamente e precisamente in data XX/XX/XXXX insieme ad altri condomini, che lo vogliono come amministratore, hanno rimosso delle lastre di amianto eludendo completamente la normativa in vigore quindi senza che l'amministratore mettesse in atto ciò che le spettava fare: recintare l'area, segnalare con dei cartelli della presenza di amianto, avvisare i condomini del potenziale pericolo, chiamare una ditta specializzata per la rimozione delle stesse lastre a norma di legge, invece lui ritiene senza nessuno supporto di analisi che non ci sono state dispersioni di fibre nell'area e che per sistemare tutto più velocemente possibile, questo perché ravvedeva l'urgenza della rimozione, in un latro locale del condominio quindi rendendo anche questo locale contaminato da probabili fibre disperse che a tutt'oggi viene utilizzato a mò di deposito attrezzi condominiali.
Volevo conoscere se è possibile intraprendere una azione prima di tutto per il pericolo a cui ha esposto me ed i mie familiari e anche al fine di una rimozione forzata dell'incarico di amministratore.