Chiedo consulenza per mia figlia, dipendente di D***n s.r.l. in Verona.
La faccenda è un po' complessa e prego chi mi legge di aver pazienza nel leggermi, nella speranza di essere il più chiaro possibile.
Dunque, mia figlia aveva un debito pregresso con l'agenzia delle entrate di Verona, dalla quale, tramite concordato, ha ottenuto nel XXXX la rateizzazione del suddetto debito in XX rate trimestrali. Purtroppo X di queste rate non sono state pagate. Lei ha poi continuato a pagare le scadenze successive. Fin qui è tutto chiaro. ORa la faccenda si complica, perché il non aver pagato quelle X rate fa interrompere per l'agenzia delle Entrate il "concordato" per cui la suddetta agenzia si rivolge a Equitalia per la riscossione della intera somma dovuta.
Ecco la complicazione, che sopraggiunge a confondere tutto.
Mia figlia ha a suo tempo accettato la proposta di D***n di servirsi di un CAF, convenzionato con D***n, per quanto riguarda la stesura e consegna delle denunce dei redditi. Questo CAF commette l'errore di indicare sul modello inviato all'ufficio imposte (denuncia XXXX-XXXX-XXXX) l'indirizzo di residenza errato per quanto riguarda il paese. Ovvero indica che mia figlia sia residente a LEGNANO invece che indicare la corretta residenza LEGNAGO. Mia figlia si accorge dell'errore con la denuncia XXXX e chiede all'ufficio imposte di Verona di poter correggere la residenza, ma l'impiegata delle Imposte Dirette di Verona le comunica che non è possibile e che deve rivolgersi al CAF.
Nel frattempo, parte dall'ufficio imposte la richiesta di riscossione dell'intero debito del quale vi ho parlato prima. Equitalia, vista la residenza a Legnano passa la pratica all'ufficio di Milano per la riscossione forzata. Mia figlia intanto, ignara di tutto, continua a pagare le rate del concordato. Equitalia Milano avvia la procedura, ma non riesce a notificare nulla, poiché a Legnano (MI) ovviamente nessuno riceve gli atti. Equitalia Milano va avanti e effettua il fermo amministrativo dell'automobile di mia figlia, naturalmente anche questa volta le notifiche vanno perse a Legnano.
Poiché non riesce a effettuare altra azione Equitalia Milano si rivolge al datore di lavoro di mia figlia (D***n srl) richiedendo il corretto indirizzo e così ottiene dal tribunale il decreto di pignoramento di un quinto dello stipendio. Questa volta, avuto l'indirizzo corretto, invia Raccomandata di notifica al corretto indirizzo, che, nel frattempo era cambiato per il relativo cambio di residenza da Legnago (VR) a Sanguinetto (VR).
Solo oggi, dopo aver ricevuto questa notifica, scopriamo tutto quanto.
Tre sono i quesiti:
Primo - Come bloccare Equitalia Milano CHE NON C'ENTRA NULLA dal perseguimento dei suoi scopi, visto l'errore non a noi addebitabile? Premetto che, nel frattempo, abbiamo ottenuto un finanziamento per coprire interamente la cifra debitoria restante. Abbiamo avvisato l'ufficio delle Entrate di Verona della volontà di chiudere il debito, ma ci hanno risposto che, pur pagando qua, l'azione di Equitalia Milano proseguirebbe e dovremo alla fine pagare anche a loro!
Secondo - Ricordo che, avendo sbagliato il CAF nel dichiarare la Provincia, hanno compilato erroneamente anche i riquadri riguardanti le addizionali regionali Provinciali e comunali (Lombardia al posto di Veneto - Milano al posto di Verona - Legnano al posto di Legnago). Potrà mia figlia recuperare le cifre versate per questi errori?
Terzo - Potrà mia figlia rifarsi sul CAF che ha commesso l'errore iniziale nel compilare i modelli XXX per quanto di errato è stato fatto?
Ringrazio per la cortese attenzione e resto in attesa di un cortese cenno di riscontro, se non proprio di un aiuto CONCRETO e URGENTE.
Cordiali saluti