Egr. Avvocati , di seguito il racconto descritto in modo in modo cronologico che rappresenta la …

Richiesta di preventivo da Francesco per Diritto Tributario da Riolo (Lodi), Lombardia

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Riolo (Lodi), Lombardia
Richiesta inviata il
Da parte di Francesco [nascosto]
Telefono: [nascosto]
E-mail: [nascosto]
Egr. Avvocati ,
di seguito il racconto descritto in modo in modo cronologico che rappresenta la richiesta :
il XX di Agosto XXXX , citofonano ( dove è esplicitato in modo chiaro e leggibile sia il mio cognome che quello della moglie), si tratta di una raccomandata ( a me intestata , con l’indirizzo CORRETTO e comprensivo di nr. civico ) il cui oggetto riporta : Preavviso di Fermo amministrativo ( del mio veicolo );entro XX giorni devo pagare una cartella esattoriale per accertamento IRPEF relativamente al mio [rimosso] ( redditi del XXXX ) di Euro X.XXX,XX;inutile descriverVi il mio stato d’animo
chiamo il “mio” commercialista ( che compila la (mia) dichiarazione dal XXXX );
mi dice che il provvedimento è “sospetto” , perché prima di questa NOTIFICA , ne sarebbero dovute arrivare X , che avrebbero rappresentato l’avviso di conciliazione e il ravvedimento ( con l’optional della rateizzazione ); soltanto dopo sarebbe dovuto arrivare questa notifica con l’obbligo di “pagare” il debito in un’unica rata;
il commercialista aggiunge ( al telefono ) : - se tua moglie , in quell’anno, ha superato ( come guadagno ) l’importo di Euro X.XXX,XX euro, allora non dovevi (…) mettere la detrazione per “moglie a carico” –
ringrazio e comincio a fare i conti : quell’anno lei “guadagnò” la fantasmagorica cifra di XXXX,XX Euro , ragion per cui , il FISCO ha “ragione” a richiedere indietro la somma . ;
non si spiega però ancora la ragione delle mancate ricezioni degli altri “avvisi” ;
Lunedì X settembre ( prendo un giorno di ferie ) e mi reco alla sede provinciale dell’Agenzia delle Entrate, dove – mi spiegano che ( loro ) hanno fatto scattare la procedura d’infrazione centralizzata da ROMA, perché il XX MAGGIO e il XX GIUGNO XXXX, il postino ha dichiarato l’irreperibilità assoluta del sottoscritto, in quanto non risultavo presente all’indirizzo in cui vivo da XX anni . .;
a questo punto, chiamano – ANCHE – il direttore dell’Agenzia di Lodi , il quale dopo le necessarie verifiche, PROVVEDE all’annullamento della cartella esattoriale ricevuta il XX Agosto XXXX e RIPORTA indietro l’iter al primo step, ovvero il pagamento dell’IRPEF che NON dovevo detrarre dal mio XXX più SANZIONI ed INTERESSI ;
però, per OTTENERE l’annullamento “vero e proprio” del PROCEDIMENTO dovrò pagare la prima ( delle X rate concordate ) per poi aspettare che il pagamento risulti all’Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate ( cosa che ho fatto ) , ritornare nella suddetta SEDE e ritirare ( con firma del Direttore dell’Agenzia di Lodi ) la lettera di SGRAVIO e recarmi – finalmente – presso l’Ufficio di RISCOSSIONE ( un’altra sede sempre nella città di LODI ) per OTTENERE l’effettivo annullamento della cartella di Euro X.XXX,XX.
Prima di tutto ciò, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate , vedendomi un po’ “abbattuto” , si è permesso ( in via confidenziale ) di fare un’osservazione ( suffragata anche da una serie di sentenze ( anche dei Giudici di Pace ) ) riguardo l’errore sul “XXX” ; gli errori sul “XXX” , sono una responsabilità del Commercialista ( o del CAF ); nello specifico , i Commercialisti , hanno ANCHE un’assicurazione ( obbligatoria ) che li copre da questi imprevisti;
a questo punto il racconto prende DUE strade parallele ; la prima relativamente al DISSERVIZIO delle Poste Italiane circa la mancata consegne degli AVVISI di notifica del XX Maggio XXXX e XX giugno XXXX , la seconda circa l’errore ( ancora ipotetico e/o presunto ) del “mio” commercialista ;
con il ritiro dell’annullamento della cartella ( quella da Euro X.XXX,XX per non far confusione ) , l’Ufficio di riscossione mi fornisce anche le ricevute di Poste Italiane che “attestano” la mia IRREPERIBILITA’ al mio indirizzo di residenza/domicilio più un’altra SORPRESA ( ancora ? ) ; il maldestro postino autore di questo pasticcio il XX di GIUGNO XXXX , provvedeva a comunicare al “mio” Comune di residenza, lo stato di “IRREPERIBILITA’ ASSOLUTA con conseguente pubblicazione del mio atto nei confronti dello Fisco e affissione pubblica nell’Albo Pretorio del Comune secondo i termini di Legge ( XX Giorni ) , senza che il Servizio di Poste Italiane facesse nulla per capire chi fosse il misterioso cittadino che viveva a Lodi Vecchio da XX ANNI ;
a questo punto, decido di prendere un’altra giornata di ferie ( la terza ) e recarmi presso l’Ufficio Centrale delle Poste Italiane di Lodi con l’obiettivo di ricevere chiarimenti e spiegazioni riguardo il pasticcio in cui mi avevano “cacciato” ; il Direttore ascolta, verifica tutto l’episodio e NON trova alcuna risposta plausibile per difendere l’operato di servizio di Poste Italiane, ragion per cui mi invita a FORMALIZZARE un RECLAMO e ad effettuare una richiesta danni a mio favore ; il reclamo è stato scritto, contro verificato ed accettato dal direttore che ne ha autorizzato l’invio ( tramite Fax , ho la ricevuta di Ok-trasmission del XX Settembre XXXX ; per regolamento interno, Poste Italiane hanno XX giorni (lavorativi) di tempo per rispondere ( in modalità SCRITTA ) ed accogliere ( o meno ) il reclamo ; ad oggi sono trascorsi XX giorni ( lavorativi ) e nulla mi è stato risposto ( e-mail, sms, poste . ) ed ho anche l’impressione che nulla avverrà : quello che ho chiesto formalizzandolo nel modulo di reclamo equivale a :

XXXX,XX Euro per le mancate giornate lavorative ed aver utilizzato TRE giorni di ferie ;
XXX,XX Euro per la cartella esattoriale incrementata di ulteriori interessi
XXX,XX Euro per danni bilogici / morali

Il quesito è : esistono i presupposti per formalizzare una richiesta presso il Giudice di Pace , richiedere i danni e ( cosa “ovviamente” importante ) , vincere la causa nei confronti di Poste Italiane ?
Il secondo quesito è riferito all’errore del Commercialista : qualche giorno dopo aver ottenuto l’annullamento della cartella Esattoriale mi recai dal mio Commercialista con il piano rateizzato della “nuova Cartella” comprensiva di “sanzioni ed interessi” per un Totale di XXX,XX Euro ; iniziando ad esporre tutta la cronistoria gli rammentai del medesimo errore avvenuto per il XXX del XXXX ( redditi del XXXX ) dove dovetti affrontare un altro ravvedimento ( rateizzato ! ) a causa dello STESSO ERRORE ;
a questo punto , ecco il colpo di teatro di questo “signore” . :
X. Si giustifica dicendo che lui NON poteva sapere del reddito di mia moglie ; su questa affermazione , gli ho rammentato che mia moglie in quegli anni non presentò il XXX perché NON raggiungeva il limite di Legge , ma che lui era tenuto – come professionista – ad informarmi del limite per “coniuge a carico” (X.XXX,XX euro )
X. Dopo questa mia osservazione ( quello che sto per scrivere è avvenuto in modo plateale, esplicito senza alcuna enfasi ) , allunga la mano destra , prende il suo portafoglio , estrae due banconote ( una da XX,XX e una da XX,XX ) , sorride con aria di commiserazione , lancia le due banconote sulla scrivania davanti a me ( come quando si distribuiscono le carte da gioco ) e dice ( testualmente ) : - toh, questi sono per le sanzioni e la chiudiamo qui ! –
X. Rimango colpito e ferito da tale sufficienza, arroganza e tracotanza, mantengo la calma ( vera ) e con voce chiara e ferma gli dico : - se questi sono i termini con cui pensi di concludere la faccenda dopo tutti questi anni, allora credo proprio che tu stia sbagliando clamorosamente .- Riprendo le due banconote e con pollice ed indice le riporto nella sua metà di scrivania, mi alzo, riprendo il mio zainetto ,lo saluto ed esco dal suo ufficio , deluso e colpito dal suo gesto di totale maleducazione ed arroganza !

Alla fine del racconto, sono a chiederVi se esistono ( anche in questo caso, come per il filone di Poste Italiane ) ) degli spazi “legali” per inoltrare richiesta di ( un’altra ) udienza al Giudice di Pace e chiedere il risarcimento da parte del mio (ex) commercialista della “nuova cartella esattoriale” causata da un suo errore ( per l’altro reiterato l’anno precedente ) , in quanto un professionista dovrebbe avere il dovere professionale di chiedere , sempre, ed informare , sempre per un totale di Euro XXX,XX .

Francesco Ditta – Lodi Vecchio (LO)

Ps la ragione per cui mi sto rivolgendo al vostro network è quella di poter ottenere un vostro aiuto , commisurato – però – all’impegno economico
Onde evitare fraintendimenti , mi spiego meglio :
la settimana scorsa, mi sono rivolto ad un professionista – un avvocato – il quale mi ha formalizzato la seguente proposta per quanto riguarda il filone del mio (ex) commercialista : XXXX Euro per l’assistenza legale ; è stato molto trasparente perché ha ammesso che di fronte alla somma da recuperare , sarei andato in perdita ;
quello che provo a chiedere è se c’è qualche professionista disposto ad aiutarmi per poco più della metà di quanto vorrei recuperare dal mio (ex) commercialista , ovvero XXX Euro ; capisco che di fronte a questa somma , il professionista che sta leggendo potrebbe sorridere , ma – onestamente – non avendo ulteriori risorse, non riesco a fare di più , considerando che ho dovuto rateizzare la cartella esattoriale ; infine, vorrei tanto che il commercialista si rendesse conto del gesto vile ed offensivo di cui si è reso inconsciamente protagonista ( buone maniere in una società più civile). Mi auguro che possa riscuotere un vostro parere positivo,
Cordialmente

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Laura Mezzena

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Giulio Mario Guffanti

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ho letto con attenzione quanto sopra e seppur umanamente sia con Lei al XXX%, debbo dirLe che, professionalmente, sconsiglierei l'avvio delle due azioni.Quanto a Poste Italiane siamo fortunati se Le accoglie il Reclamo, ma dubito paghi la somma da Lei richiesta, ed anche in sede di causa occorre provare non solo l'esclusiva colpa di Poste Italiane, ed è dura mi creda lo ho provato già, ma anche i danni : dubito le dfaranno un danno morale, dubito di far passare X.XXX euro per tre giorni di ferie - salvo Lei abbia un appannaggio da XXX/die, più probabili i XXX,XX euro di interessi.Anche a volerLe bene una causa a Poste Italiane avanti al GdP non Le costerebbe meno di XXX,XX euro oltre iva e cpa, salvo provare con una mediazione ante causam e se   la caverebbe con XXX,XX oltre accessori + XX,XX per l'avvio della mediazione.Circa il Commercialista - vale quanto sopra, sicuramente l'errore non è il Suo, ma quello del commercialista, ma alla fine avrebbe diritto a ottenere il rimborso di sanzioni ed interessi, - poche somme - e una causa contro il Commercialista - che prevede credo la mediazione obbligatoria ante causam - con un commercialista che offrirebbe banco iudicis l'importo delle sanzioni in realtà le costerebbe almeno un XXX,XX euro di fondo spese che sarebbe superiore all'importo del rimborso delle sanzioni.Il mio consiglio spassionato è:- coltivi il reclamo di Poste Italiane e veda se le rimborsano gli interessi, dubito i tre giorni di ferie perchè quelle derivano dall'errore del Commercialista;- mandi una raccomandata al Commercialista chiedendo il rimborso delle sanzioni e interessi e tre giornate di ferie per avere dovuto risolvere la cosa da solo, quando visto che Lui era stato la causa dell'errore Lui avrebbe almeno potuto farsi carico di risolverlo come è riuscito a fare Lei.Se adempiono qualcosa recupera se no valuti attentamente che per un principio (condivisibile ripeto) non sia più la spesa che la resa, al limite valutiamo due mediazioni, costano meno e magari sia Poste che il Commercialista qualcosa offrono e la chiudiamo.cordialitàAVv Giulio Mario Guffanti   

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