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Richiesta di preventivo da Vanessa per Edilizia, Urbanistica da Bergamo, Lombardia

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Bergamo, Lombardia
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Da parte di Vanessa [nascosto]
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Egregi avvocati, a X mesi dalla sentenza di separazione emessa dal tribunale di Milano, nella quale si è scelto di affidare mio figlio minore ad una famiglia affidataria(da dicembre XXXX a dicembre XXXX), e nella quale decisione si prospettava un rientro presso la casa del padre, chiedo che vengano riviste le procedure di collocamento del minore. In tale periodo di affido, i servizi sociali omettono di osservare il mio percorso alla genitorialità, contrariamente da quanto invece offerto al padre. La motivazione sarebbe quella per cui il papà ha una soluzione abitativa e lavorativa tale da potersi occupare di lui. Io, invece, dopo X anni e mezzo di comunità col minore, e dopo X mesi di accoglienza(dal momento dell 'affido) in una struttura per la semi-autonomia, non vengo tenuta in considerazione. Il comune tra l'altro, si dichiara impossibilitato a continuare a sostenere il mio percorso, a partire dal XX luglio XXXX. Se il servizio sociale non mi sostiene in un passaggio così delicato, dichiarando di non avere più risorse economiche per accompagnarmi alla autonomia, io non potrò MAI riportare mio figlio con me! Non può un ente che dovrebbe salvaguardare il benessere del minore in carico, trascurare il benessere del genitore economicamente più debole. Un fatto economico non dovrebbe e non può confondere il benessere di un minore. Non percepisco un euro dal mio ex marito, lavoro primariamente percependo a stento XXX€ mensili, e nonostante ciò, mi si chiede, come è giusto che sia, di mantenere i rapporti di visita con mio figlio, che si trova a Rho. Il guadagno, lo investo tutto negli spostamenti. Perdo intere giornate a rincorrere il sevizio sociale, impegni psicologici(col C.P.S. di competenza) e pretendono io trovi un lavoro canonico! Tra l'altro, il bimbo(XX anni), esprime a me è ad alcuni conoscenti, la volontà fidi restare con me. La sua psicologa(parte del servizio sociale), sembra ignorare questa volontà, sicuramente per assecondare la volontà del padre(dichiarato non idoneo alla genitorialità e sorprendentemente ripreso dopo pochi incontri!). È chiaro come questa sia una situazione di comodo, dove il padre del minore viene considerato idoneo per poterne disporre la collocazione e "risolvere" l'annosa problematica. Chiedo aiuto, non posso non far qualcosa per riavere la mia dignità di donna e di madre. Grazie a chiunque voglia darmi ascolto e porgo le mie scuse per la descrizione approssimativa del problema. Cordialmente saluto. Vanessa

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