Espongo in breve il caso. A gennaio ho lasciato la casa dove vivevo con un …
Richiesta di preventivo da Alessandro per Processo Civile da Pistoia, Toscana
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Avv. Loretta Fè Garosi
Avvocato via Val di Sole - Firenze (Vinci)
Nor Giuliani,
presumo che per inquilino intenda Coinquilino. Lei ha stipulato direttamente il contratto di locazione con il proprietario oppure era in accordo con questo coinquilino in una sorta di subaffitto? Spero si sia fatto rilasciare regolare ricevuta a seguito di versamento della caparra. Comunque, il primo passo è richiedere ufficialmente la restituzione di tale somma con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno alla residenza del ricevente la caparra, con espressa precisa indicazione di adempiere entro pochi giorni (XX o anche X), magari aggiungendo i Suoi dati per il bonifico o invitandolo a concordare con Lei o con il Suo Legale un altro metodo di pagamento. Chi ha ricevuto la caparra può ritenere parte di essa se Lei avesse eventualmente procurato dei danni all'immobile o non avesse provveduto interamente al pagamento delle utenze ma deve darne prova evidente e inconfutabile. In caso di mancata restituzione della caparra, Lei può citare in giudizio il Suo debitore chiedendo la restituzione della stessa ed eventuali danni per il ritardo nel rimborso (ma anche dei danni deve darne prova effettiva, non basta la presunzione del danno dovuta al ritardo). Il costo varia a seconda dell'importo della caparra, e riguarda il contributo unificato (una sorta di tassa proporzionale alla somma di cui si chiede la restituzione) ed alcune spese di notifica di minimo importo. Per quanto riguarda l'onorario legale per lo studio e la predisposizione dell'atto di citazione, non si parla di grosse cifre e comunque si tratta di valutare - in base ai documenti in Suo possesso che dovrei leggere- la complessità della causa, che comunque mi pare molto semplice, almeno dai pochi dati che Lei mi riferisce. Innanzitutto, però, è opportuno che Lei faccia valutare da un legale di sua fiducia SE sia opportuno instaurare una causa, in quanto ritengo doveroso avvertirLa che Le conviene iniziare una causa solamente nel caso in cui il Suo debitore sia in grado di rimborsarLe la somma; pertanto, il Suo debitore deve possedere qualche bene per eventualmente agire contro di lui fino ad un probabile pignoramento. Mi riferisco ad uno stipendio (meglio statale ma anche di un privato) non già tartassato da trattenute varie, ad esempio mutui e prestiti vari, un immobile e anche un'auto ma nelle more del giudizio può rischiare che il Suo debitore la venda con ulteriori problemi, poi, per agire ancora in rivalsa dell'acquirente. Altrimenti Lei rischia di perdere anche le spese di un recupero crediti che non andrà a buon fine ma Le farà solamente aumentare il Suo credito. Se vuole, posso fornirLe questo consulto senza alcun impegno o costo da parte Sua, al fine di valutare l'opportunità di investire economicamente per il recupero di quanto da Lei dovuto. Può scrivermi via email al seguente indirizzo: [rimosso] , facendo riferimento alla Sua richiesta su questo sito, scrivendomi i Suoi dati sì da poterla contattare telefonicamente. Le invio Cordiali Saluti
Avvocato Loretta Fè Garosi
Ilaria Biagiotti
Avvocato Via Bezzecca - Firenze (Firenze)
Credo che Lei si riferisca al deposito cauzionale.
Detto deposito deve infatti essere restituito alla cessazione del rapporto di locazione al momento della restituzione dell'immobile, salvo diverso accordo.
Qualora il locatore non provvedesse a seguito di formale richiesta (Le consiglio di inviare una raccomandata), qualora volesse ottenere la condanna giudiziale alla restituzione del deposito cauzionale occorre dar corso ad un'azione giudiziale.
Il "costo" (comprensivo dei compensi professionali) della causa varia in base al valore.
Qualora fosse interessato a farsi assistere dal mio studio, La prego di voler prendere un appuntamento, al fine di valutare i dettagli anche economici della questione.
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