Ho subito un infarto a scuola. Sono insegnante di Educazione Fisica ed ho XX anni. Non …
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Non ho mai avuto problemi di salute nella vita. Nella Scuola dove insegno mi sono state assegnate tutte le classi seconde e terze che si trovano ubicate al X° e X° piano rispetto al livello della palestra. Dopo ogni ora di lezione(e parlo di Educazione Fisica!) ho dovuto salire e scenfere da XXX a XXX scale e in alcuni giorni per X ore consecutive a gridare continuamente lungo le scale; ragazzi sbrigatevi che siamo in ritardo, alzate i tacchi, muovetevi se non volete note disciplinari, ecc.ecc.(si sa che i ragazzi tendono a perdere tempo per toglierlo all'ora successiva!). Una situazione di stress che spesso mi ha indotto a chiedere aiuto a qualche bidello!!!. Io sono convinto che l'infarto mi è arrivato in virtù di questa situazione. Non ho mai capito perchè le classi prime al primo piano non mi sono state affidate che comunque avrebbero attutito il lavoro delle scale. Cosa ne pensano gli avvocati?; posso fare qualcosa considerato che continuo a non sentirmi bene nonostante siano passati quasi due mesi?
prof. L. Di Monte
Risposte dai professionisti iscritti su QuiAvvocato.com
Mario Rox
Avvocato Corso Giuseppe Garibaldi - Città Metropolitana di Napoli (Napoli)Il problema è dimostrare il nesso causale tra la gravissima patologia subìta e l'attività professionale.
Studio abc
Avvocato Via Pietro Lucca - Provincia di Biella (Zimone)
Caro Prof. se c'è una ipotesi in cui tutto congiura contro un avveramento positivo, è proprio questa.
Innanzitutto l'età: XX anni sono un'età quasi scolastica di verificazione di probabili complicanze cardiache.
Poi, il tipo di attività esercitata, e relative modalità: o si presentano solidi motivi sanitari e di salute pet ottenere trattamenti più "umani" (in relazione alle complicanze fisiche, s'intende), oppure non è obbligo di nessuno alleviare le modalità della Sua attività.
Nell'ipotesi davvero remota Lei riuscisse a creare un rapporto causa (modalità di attività) effetto (il conseguente infarto), si potrebbe tentare una rivendicazione di tipo assicurativo/INAIL, chiedendo il biologico, la percentuale di invalidità, il danno specifico all'attività lavorativa, il danno morale, ecc. Mi contatti per ulòteriori spiegazioni/chiarimenti telefonando al mio studio.
Studio Legale Fiaccarini
Avvocato Pesaro - Urbino - Pesaro e Urbino (Pesaro)
Nor DiMonte Leonardo, in materia di assegnazione o riassegnazione, ovvero di mobilità interna, decide il dirigente scolastico, il quale deve usare i criteri del Collegio quando sono in gioco questioni didattiche e interessi degli alunni, mentre deve usare i criteri del contratto di scuola quando sono in gioco gli interessi del personale della scuola. Pertanto se vi sono i presupposti di legge, e nel suo caso sembra che ci siano, è possibile formulare una domanda diretta ad ottenere una rinegoziazione di tutti gli interessi facenti capo ad i singoli soggetti coinvolti.
Per ulteriori informazioni può chiamarmi al numero [rimosso] .
Distinti Saluti Avv. Fiaccarini
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