Ill.mo
Studio Legale
Avvocati Associati

Al fine di avere un preventivo dei Vostri onorari qualora intendessi adire per vie legali nei confronti delle parti in discorso, ESPONGO alla Ill.ma Vostra attenzione quanto segue.

In forza ad un contratto preliminare di compravendita, occupo un appartamento inserito in un complesso immobiliare composto da una palazzina ad un piano, attualmente occupata dallo scrivente, e da una impresa commerciale e da un sottostante ex capannone industriale, in uso ad una comunità religiosa di etnia sudamericana.
L’accesso all’interno del complesso è assicurato da un ampia fascia di scorrimento veicolare che dal passo carraio conduce ai box situati a tre livelli sotto il livello stradale.
Di fatto sono l’unico inquilino stanziale dell’intero complesso immobiliare.
Dal mese di agosto dell’anno scorso, la convivenza con la comunità religiosa ha assunto livelli intollerabili, che minano il mio quieto vivere, per i fatti che mi permetto esporre.
Premesso che nulla ho da eccepire sul diritto della comunità a svolgere le loro funzioni religiose, le lagnanze trovano fondamento sulle modalità di esecuzione che rendono inaccettabile la serena convivenza.
La sala utilizzata dalla comunità è sita a piano terra esattamente sotto l’appartamento da me occupato.
Gli adepti alla comunità si riuniscono più giorni della settimana in orari diversi.
Più volte nel corso di questi incontri viene acceso un impianto stereofonico ad alta potenza, simile a quelli in uso nelle discoteche.
Non essendo i locali insonorizzati i suoni e le voci così amplificati provocano un inaccettabile inquinamento acustico che, oltre a costringermi a “dormire con i tappi”, causano fastidiose vibrazioni dei suppellettili e del letto in particolare.
Giova, precisare che più volte, ho tentato di comporre la questione in via bonaria, appellandomi al buon senso e al principio di civile convivenza che presuppone il reciproco rispetto delle parti, senza peraltro ottenere alcun apprezzabile miglioramento.
Mediamente nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle XX:XX alle XX:XX/XX:XX alcuni membri si riuniscono e oltre ad attivano l’impianto stereo, occupano l’area comune intrattenendosi a colloquiare senza alcuna remora con schiamazzi che rendono invivibile la convivenza.
Nelle giornate di sabato gli incontri hanno inizio attorno alle XX:XX e non hanno un orario definito di chiusura.
Al termine della riunione canonica, i partecipanti si portano all’esterno e, come già citato, occupano l’area comune di transito ai box, intrattenendosi per più ore vociferando senza porre il minimo riguardo.
All’inquinamento acustico delle giornate feriali, nelle giornate festive, si associa un ulteriore disagio che turba la mia vita esistenziale.
Le attività della congregazione, durante le festività iniziano alle XX:XX circa e consistono nell’ arredare il luogo di culto mediante spostamento di panche e sedie e quant’altro necessita, per officiare le loro funzioni religiose.
Mediamente queste iniziano attorno alle XX:XX e termina alle XX:XX/ tredici.
La ritualità comprende omelie, musiche, canti e applausi durante l’intero rito religioso, diffusi mediante il predetto impianto stereo.
Al termine delle celebrazioni la comunità di circa, XX/XX persone tra adulti e bambini, si porta all’esterno, chiacchierando in attesa di un frugare pasto cotto all’interno di un locale sito sotto il mio balcone, che viene consumato su lunghe tavolate predisposte all’aperto nella suddetta area comune.
Significhiamo che i fornelli sono alimentati da bombole a gas, di cui non se ne conoscono le misure di sicurezza che la materia comporta.
In assenza della idonea canna fumaria, l’odore e i fumi della cottura si spargono per l’area soprastante invadendo il mio appartamento.
E’ lapalissiano immaginare il frastuono che consegue dalla presenza di XX/XX individui, il tutto senza la più minima attenzione al benessere altrui.
L’assembramento termina attorno alle XX:XX/XX:XX.
Oltre all’inquinamento acustico si patisce il disagio dei fumi e dei miasmi generati dalle attività di ristorazione
Nella speranza di essere stato, se pur per sintesi, sufficientemente chiaro delle circostanze che subisco da tempo tali da condizionare pesantemente la mia vita sociale, desidererei avere un Vostro preventivo per un Vostro intervento extra giudiziario.
In attesa di un Vostro cenno di riscontro porgo distinti saluti
Si precisa d’essere in possesso di fotogrammi e filmati che attestano quanto dichiarato nella presente.


Cordiali saluti Davide