Io è mio marito abbiamo decise di separarci premetto che abbiamo una figlia di XX

Richiesta di preventivo da Elena per Separazione e Divorzio da Cremona, Lombardia

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Cremona, Lombardia
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Da parte di Elena [nascosto]
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Io è mio marito abbiamo decise di separarci premetto che abbiamo una figlia di
XX anni la comunione dei beni , X casa e un capannone del quale stiamo pagando il mutuo. Abbiamo una officina per lavorazione galvanica , le quote sono divise in XX mio marito e il XX io.

Risposte dai professionisti iscritti su QuiAvvocato.com

Michela Parzani

Michela Parzani

Avvocato
Via Carmagnola - Brescia (Chiari)

Sig.ra Elena,
Le confermo la mia disponibilità ad assisterVi nella separazione consensuale, come da Sua richiesta, non sussistendo da parte mia alcun problema in merito alla distanza (sarà mia cura venire da Voi). Il costo per una separazione consensuale è di € X.XXX,XX oltre cpa X%, iva XX% e spese di giustizia (contributo unificato e marche da bollo). Il costo è unitario, pertanto, dovrà essere suddiviso tra i coniugi. Per qualsiasi informazione mi contatti al [rimosso] oppure con mail [rimosso] cordialmente avv. Michela Parzani

Mara Navarro Pentimalli

Mara Navarro Pentimalli

Avvocato
Via Corfù - Brescia (Brescia)

Nel caso di figli maggiorenni è importante impostare la separazione consensuale, ovvero trovandosi davanti all'avvocato per concordare gli accordi economici e la distribuzione dei beni cointestati o in comunione.
Per poter avere un'idea più precisa avrei bisogno di sapere se le quote del capannone sono riferite ad alcuna attività lavorativa e o società o semplicemente affitti?.
per il resto se gli atti di compravendita stabiliscono per scritto le quote di ciascun comproprietario è quella la divisione che si dovrà tener conto per la separazione.

Gianandrea Vesco

Gianandrea Vesco

Avvocato
Piazza Libertà - Brescia (Verolanuova)

Buon giorno
dal testo del quesito, mi pare di capire che la volontà di giungere alla separazione sia concorde quindi la procedura che potreste introdurre in giudizio è quella della separazione consensuale. A tal fine è necessario depositare un ricorso presso il Tribunale ove risiedete. In questo caso la funzione svolta dal Tribunale è quella di omologare le condizioni economiche previamente convenute tra i coniugi e verificanrne la legittimità e l'equità, dunque il tribunale non è chiamato a "decidere" bensì a "omologare l'accordo". Depositato il ricorso in cancelleria il Presidente del Tribunale fissa con decreto un'udienza di comparizione personale dei coniugi all'esito della quale, lette le condizioni proposte nel ricorso e trascritte nel verbale, i coniugi sottoscrivono l'accordo di separazione che sarà poi comunicato, dalla cancelleria, all'Ufficio Anagrafe del comune di residenza per l'annotazione sullo stato civile.
La procedura richiede il versamento del contributo unificato (imposta) di € XX,XX. Per quanto rigurada le competenze professionali di assistenza e rappresentanza legale, dipende dalla tipologia di assistenza richiesta; è infatti possibile che i coniugi siano rappresentati entrambi dal medesimo avvocato, oppure che ognuno scelga un proprio procuratore. Nel primo caso il compenso viene calcolato con un importo pari ad un'assistenza aumentata della metà e non del doppio, tuttavia, personalmente preferisco assistere un solo coniuge al fine di poter garantire al cliente la massima trasparenza sotto il profilo della terzietà e dell'imparzialità (genralmente si valuta la scelta al primo incontro) Può accadere che i coniugi si rivolgano al mio patrocinio senza necessità di intermediazione nell'accordo sulle condizioni poiché hanno già raggiunto la totale intesa, ma ciò accade molto raramente. Il compenso richiesto per l'assistenza di un coniuge (per procedura di separazione consensuale) è di € X.XXX,XX oltre oneri di legge (+ X% Cassa Previdenza Avvocati + XX% IVA), mentre per entrambi è di € X.XXX,XX oltre oneri di legge. Il compenso comprende la fase di studio delle questioni sottese al raggiungimento dell'accordo, predisposizione del ricorso, assistenza all'udienza, richiesta copie del provvedimento ed invio di copie ai coniugi.
Per quanto attiene il merito del Suo caso, in ragione dei pochi dati in possesso, posso soltanto anticiparLe che l'età della figlia poco rileva, poiché importa piuttosto la sua autosufficienza economica al fine di valutare la necessità o meno di un assegno di mantenimento; sotto il prfilo dell'assegno al coniuge, dovrei sapere in che forma è organizzata l'impresa, se in società di persone o di capitali: consideri comunque il principio generale sotteso all'istituto della separazione, tale per cui la crisi famigliare non dev'essere premessa per un arricchimento patrimoniale di un coniugi ai danni dell'altro, pertanto l'accordo di separzazione presuppone sempre un'intesa sul riequilibrio patrimoniale tra i separandi. Anche in punto di definizione dell'accordo sotto il prfilo immobiliare e della comunione, varrebbe sapere se l'acquisto degli stessi risale a data precedente il matrimonio, ovvero se parte del prezzo venne pagato con denaro proprio di uno dei coniugi per poter darle una corretta prospettiva di quello che potrebbe essere l'evoluzione dei rapporti, anche sotto l'aspetto del mutuo.
Se dunque fosse interessata ad approfondire ulteriormente questi argomenti e ritenesse di avvalersi della mia consulenza, può contattare lo studio di Verolanuova al numero XXX. [rimosso] (tutte le mattine dalle X,XX alle XX,XX- martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle XX,XX alle XX,XX) al fine di convenire un incontro.
Nell'attesa colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
Avv. Gianandrea Vesco

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