Mio marito ha ereditato, insieme ai suoi due fratelli(di cui uno in coma da anni) una casa con annessi due capannoni. Nel XXXX, per poterla vendere e in presenza di difformità, è stata fatta una sanatoria (che successivamente si è rivelata errata per colpa dell'architetto che l'ha ereditata) e rilevata dal geometra attuale incaricato di fare una perizia, eventualmente da asseverare. Siamo però stati informati di una normativa, "ante XX" secondo cui potevamo vendere la casa fin dal principio senza alcuna sanatoria (la casa è stata costruita nel XXXX e fuori dal centro abitato e presenta tutti i documenti, dal nulla osta all'abitabilità) come confermato anche dal notaio che nel XXXX, per un cambio di intestazione tra famigliari aveva usato, per la stessa casa e capannoni, proprio questa formula per il rogito relativo. Il geometra e l'architetto però dicono che non si può applicare al nostro caso perché la concessione edilizia è parzialmente difforme. Leggo però nelle normative notarili ufficiali che,in presenza di caratteristiche come la nostra, anche in caso di licenza totalmente difforme la casa è commerciabile, a patto che sia stata costruita prima del settembre XX e fuori dal centro abitato. Che fare ora, anche in presenza della sanatoria sbagliata? Grazie, saluti.