Buonasera, mio padre ha fatto un infortunio sul lavoro nel luglio XXXX (rottura della spalla). A seguito di quest'infortunio è rimasto menomato (non riesce più ad alzare il braccio sinistro). Alla richiesta di risarcimento è stato risposto dall'INAIL che non ne ha diritto in quanto, per cause naturali, il braccio sarebbe stato comunque compromesso (cosa assolutamente falsa: sono partiti dal presupposto che, con l'età, avrebbe comunque perso mobilità.. da notare che il braccio destro lo muove perfettamente e che non ha mai subito infortuni o interventi o disturbi o altro, prima di allora). Abbiamo deciso di rivolgerci ad un avvocato, che continua a temporeggiare. Abbiamo tutti i documenti precisi che attestano che la condizione attuale è dovuta all'infortunio subito, che strada dobbiamo percorrere per ottenere quanto giusto? un onesto lavoratore, che ha sempre pagato i contributi, perché non dovrebbe avere quello che gli spetta e, soprattutto, il riconoscimento? Tengo a sottolineare che mio padre, in XX anni di lavoro, non ha mai fatto un giorno di malattia a casa. Ringrazio in anticipo per la disponibilità. Cordiali saluti