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Richiesta di preventivo da Antonio per Diritto di Famiglia da Palermo, Sicilia

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Palermo, Sicilia
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Da parte di Antonio [nascosto]
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Nel XXXX moriva mio suocero , mia moglie ereditava X/XX (essendo in tutto X fratelli)
mentre la madre, ancora in vita XX/XX, i quattro immobili relativi all'eredità sono
attualmente occupati rispettivamente dalla madre e da tre fratelli, questi ultimi si comportano da proprietari in modo assoluto, fanno modifiche, non pagano imu e a mia moglie non viene riconosciuto niente Malgrado una rtiunione tutto e rimasto come prima , anzi peggio. Cosa bisogna fare per sistemare questa situazione , possono chiedere un giorno, avendo abitato prima della morte d i mio suocero, l'usucapione su detti immobili. In attesa cordiali saluti.

Risposte dai professionisti iscritti su QuiAvvocato.com

Avvocato Giuseppe Antonio Brundu

Avvocato Giuseppe Antonio Brundu

Via Ugo la Malfa, 3B, Sassari, SS, Italia - SS (Sassari)

Fedele,

la giurisprudenza ha più volte ribadito il principio di diritto per cui gli eredi subentrano al defunto, per il solo effetto dell’apertura della successione e, quindi, anche nel possesso dei beni: il/i singolo/i erede/i detentore/i di un bene non può/possono usucapirne la proprietà, senza interversione del possesso o senza un atto che manifesti lo spoglio nei confronti degli altri eredi.

Anche se il bene è detenuto da un solo erede, gli altri non sono esclusi dal possesso. Così, quando, come nel caso di specie, solo alcuni eredi detengano il bene, oggetto della comunione ereditaria, gli altri eredi non sono esclusi dal possesso. La detenzione può durare decenni, senza che ciò pregiudichi il possesso comune dei coeredi sul bene: godere un immobile, percepirne i frutti e amministrarlo è una cosa, possederlo giuridicamente è un’altra.

Affinchè il possesso degli eredi diventi esclusivo, occorre o l’interversione del possesso, cioè il sopraggiungere di un titolo che attribuisca al detentore una situazione possessoria esclusiva ed autonoma rispetto a quella ereditaria, oppure un atto di spoglio del detentore, che privi del possesso gli altri coeredi. Ma è necessario che lo spoglio venga manifestato con un atto esteriore, esplicito o implicito, che inibisca in modo non equivoco ai coeredi di esercitare la loro facoltà di fatto sul bene comune.

Suggerisco, per far valere i diritti di sua moglie sulla sua quota di eredità, di promuovere un'azione di divisione ereditaria dinanzi al Tribunale competente.

Le lascio i miei recapiti: cell [rimosso] ; email [rimosso]

Cordiali saluti.

Avv. Alessandro Solazzi

Ignazio Greco

Ignazio Greco

Avvocato
Via Santa Maria della Catena - Catania (Catania)

Sì può chiedere un compenso per la utilizzazione degli immobili da parte degli altri eredi in proporzione alla quota di eredità Per l'usucapione la fattispecie è più complessa, occorre dimostrare il possesso ventennale

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