, nel XXXX a maggio ho chiesto ad un avvocato a cui mi ero già rivolto di essere ammesso al gratuito patrocinio in quanto già dal XXXX non lavoravo. ho presentato i documenti necessari e la mia domanda è stata accettata a settembre dello stesso anno. la causa poi è stata anche vinta dall'avvocato con assoluzione all'inizio di quest'anno. fin qui tutto bene, tranne che dopo un paio di mesi l'avvocato mi convoca nel suo studio perchè gli arriva comunicazione dalla cancelleria della revoca del gratuito patrocinio. la causa è che l'agenzia dell'entrate di competenza anzichè fermarsi a valutare l'anno fiscale precedente alla presentazione della domanda (come la legge prevede) , secondo una direttiva interna , invece ha preso in considerazione il XXXX , cioè due anni prima della domanda di gratuito patrocinio, anno in cui lavoravo e ovviamente avevo un reddito. A questo punto l'avvocato si è rifiutato di farmi il ricorso in cassazione , come dovrebbe essere mio diritto e ha preteso da me in contanti e a nero la restante somma che il tribunale non gli ha liquidato. io ho insistito , ma lui ha minacciato di non seguirmi su un altro processo importante, dicendo che probabilmente avremmo perso il ricorso con aggravio di altre spese. chiedo a voi un consiglio su cosa fare nei confronti dell'avvocato, se quella somma gli era dovuta e come precedere per cambiare legale, visto che ho intenzione di togliergli il mandato. grazie