Nel marzo XXXX stipulai via telefono un contratto con TIM, per la fornitura di servizi internet via fibra ottica. Nel maggio un tecnico TIM installò la fibra ottica a casa mia, e mi consegnò un modem. Successivamente, dal mio computer portatile ho inserito (secondo instruzioni) la password scritta sullo stesso modem ma qualcosa non andava. Non sapendo risolvere il problema, e a causa della mancata assistenza da parte di TIM (pur da me richiesta più volte) il X luglio spedii a TIM lettera raccomandata in cui restituivo il modem e disdicevo il contratto. Non avendo mai usufruito del servizio ho ritenuto di non dovere pagare le bollette che mi sono arrivate.
La TIM, non solo ha spedito le bollette antecedenti il mio recesso, ma continua a spedirmi bollette. In una telefonata (fattami da loro) mi hanno detto che esamineranno la mia richiesta (di cessare tutto e non pagare nulla), ma potrebbero rifiutarla e pretendere il pagamento persino delle bollette successive al recesso (con la motivazione, a mio giudizio inconsistente, che non ho pagato nemmeno le bollette precedenti al recesso). In quest'ultimo caso mi rivolgerò ad un avvocato. In questo messaggio chiedo un preventivo e una opinione in linea di massima nel caso (secondo me probabile) che si avverasse la seconda possibilità.