Nonostante mio padre soffre di demenza senile, mi sono visto negato in maniera caparbia i benefici previsti dalla Legge XXX del XXXX.

Visto che pure la commissione medica di appello aveva respinto la mia richiesta permettendosi di certificare, in presenza di ben due certificati medici concordanti sulla necessità della mia assistenza, rilasciati da due medici diversi - il primo rilasciato da una neurologa, libero professionista ed il secondo da una neurologa/psicologa di una struttura dell'ASL - un grado di invalidità che contrasta con la certificazione medica prodotta, ora non mi resta che esperire un ricorso giudiziale.

Considerato che a mio avviso, ci troviamo pure in presenza di varie irregolarità (mancanza della motivazione, oppure motivazione incompleta ed inidonea, asserito colloquio con l'assistente tramite telefono, in realtà mai avvenuto, ma a me favore e inviatomi soltanto unitamente ad una giustificazione per iscritto in relazione ad un mio reclamo per il mancato colloquio, ma la volta successiva, il parere redatto, sempre dalla stessa assistente sociale, risulta completamente a mio sfavore, ecc....), il ricorso potrebbe essere sensato, ma mi rendo conto che soltanto un legale specializzato sarà in grado di valutare se vale la pena di tentare il ricorso.

Gradirei la Vostra opinione ed eventualmente la Vostra assistenza legale.

Ringraziando, porgo
cordiali saluti