Per non fare come Renzo da Azzeccacarbugli ... preferisco esporre il caso:
a ottobre XXXX io e mio marito abbiamo acquistato un appartamento al mare da utilizzare durante i mesi estivi. Il vecchio proprietario ci informa del fatto che "bisognerà fare dei lavori ... all'immobile" quindi "siccome siamo amici" mi toglie X.XXX euro dalla sua richiesta iniziale. Ovviamente lo ringrazio! ma che tipo di lavori? quanto costeranno? "sui X.XXX euro ...circa". "A bene! magari potremo ingaggiare la ditta di mio cognato e ci farà un prezzo di favore! (dico io) Se i condomini saranno d'accordo...". Quindici giorni dopo la stipula dell'atto io mi reco nella mia nuova proprietà e (sorpresa!) trovo un ponteggio nella mia veranda, due alberi tagliati ... un macello! Io per la verità aspettavo di essere convocata dall'amministratore per un'assemblea condominiale che avrebbe portato a delle deliberazioni condivise anche da me e invece non sapevo che le deliberazioni erano già state prese, la ditta appaltatrice dei lavori già ingaggiata e che i lavori erano già iniziati Per non sapere che pesci prendere telefono al vecchio proprietario e gli chiedo cosa sta succedendo in casa mia: la risposta è che io sapevo già tutto, che la mia domanda lo lasciava perplesso e anzi mi ricordava che quelli erano i lavori per i quali mi aveva ritoccato il prezzo di X.XXX euro in quanto "io mi ero assunta l'onere di pagare". Mi ha ricordato che di questi lavori si era parlato anche in presenza del notaio e che io non avevo ritenuto necessario inserire nell'atto di compravendita il nostro impegno a pagare in quanto, data la nostra amicizia pregressa, non ci sarebbero stati problemi. In realtà io non sapevo cosa avrei dovuto inserire in questo atto di compravendita perché non mi era stato detto nulla circa la natura dei lavori e sul loro costo e soprattutto non mi avevano detto che l'assemblea condominiale aveva già deliberato. Ho purtroppo omesso di denunciare la ditta per violazione di domicilio (sono entrati in casa mia senza che io ne sapessi nulla e per altro impedendomi l'ingresso in casa mia per un bel po' di mesi); ho chiesto però ad un certo momento al vecchio proprietario di spiegarmi quale fosse il suo ruolo in tutta quella vicenda: "la casa adesso non è più tua, non sei neanche l'amministratore del condominio, perché continui ad interessarti a questi lavori?". La risposta mi ha lasciata sconcertata e ho subito capito di essere stata vittima di una truffa: "la ditta appaltatrice è mia, io sono il direttore dei lavori". A questo punto ho deciso di non pagare, la sua ditta appaltatrice (cioè lui in persona) mi hanno trascinato in giudizio e proprio qualche giorno fa abbiamo avuto la sentenza: condannati a pagare una cifra non indifferente. Motivazione della sentenza: trattasi di lavori di ordinaria manutenzione. Preciso che i lavori hanno riguardato il rifacimento dell'intero tetto e in più la posa di materiale di isolamento termico di cui beneficia solo uno dei condomini.
Mi scuso per il racconto un po' confuso e spero che qualcuno di voi lo abbia compreso e sia in grado di darmi un consiglio. Il mio avvocato e costernato quanto me e mi suggerisce di pagare prima e fare appello dopo.
Grazie di tutto