Premesso che ho svolto servizio di vigile urbano presso il Comune ed avevo jn dotazione la pistola fornita dall'ente. Nell'anno XXXX sono transitato con mobilità interna, nel ruolo di ragioniere per lo stesso ente. Quando sono andato in pensione ho provveduto a riconsegnare l'arma al sindaco del Comune, il quale mi ha denunciato all'autorità giudiziaria per "Detenzione abusiva di arma". Preciso che al momento del passaggio di ruolo, l'arma non mi è stata richiesta. La stessa arma era stata denunciata a suo tempo alla stazione carabinieri competente. Qualche giorno fa i carabinieri sono venuti a casa, mi hanno ritirato il porto di fucile per uso sportivo, e si sono fatti consegnare le mie armi in base a decreto del questore di CB che testualmente recita: "Letta la nota n....del... con la quale il comando provinciale dei carabiniari di CB ha proposto l'adozione del provvedimento di revoca del porto d'armi e del divieto di detenere le armi ed esplosivi alla locale prefetura rappresentando elementi tali da far propendere per un giudizio prognostico di inaffidabilità nella continuazione della titolarità dell'autorizzazione di PS".
"Visto il certificato dei carichi pendenti presso la Procura di CB dal quale risulta che a mio carico è pendente il procedimento penale per violazione dell'art. XXX CP".
Chiedo, dal momento che l'arma è stata sempre denunciata ai carabinieri competenti, perchè sono accusato di aver violato l'art. XXX del C.P.. Grazie del Vostro cortese parere.