Siamo una coppia non sposata che si sta lasciando nel peggiore dei modi; di mezzo però c'è un bambino, ad oggi, di XX mesi che è stato riconosciuto dal padre (porta il suo cognome) e fino ad ora abbiamo convissuto per circa due anni in casa sua a Perugia, ma, non essendo sposati, il bambino è residente con me a Perugia.
Io ritengo di essere vittima di violenza psicologica da ormai circa due anni, praticamente per l'intero periodo della convivenza e finalmente adesso sto trovando il coraggio di voltare pagina. Lui mi ricatta, il bambino..i carabinieri...urla, strilla, mi minaccia di rendermi la vita impossibile, ma questa volta vado fino in fondo. Non mi ha mai messo le mani addosso.
Al momento sto da mia madre con il bambino a Caserta, ma i primi di settembre rientro a Perugia, però a casa mia, lui vive a città della Pieve, nella casa dove vivevamo. Io non voglio più vederlo e voglio definire il prima possibile la situazione con il bambino. Temo che la cosa non avrà un decorso semplice ed essendo un'insegnante precaria per me è importante sapere a quanto può ammontare la spesa.

Cordiali saluti