, sono alla ricerca di un professionista specializzato in succeasioni senza testamento e divisioni . Quesito …

Richiesta di preventivo da Luca per Diritto di Famiglia da Novara, Piemonte

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Novara, Piemonte
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Da parte di Luca [nascosto]
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, sono alla ricerca di un professionista specializzato in succeasioni senza testamento e divisioni .
Quesito : premessa
Siamo due fratelli eredi ( A e B) Nel dicembre XXXX è mancato nostro padre , nel luglio XXXX è stata presentata denuncia di successione , X/X del matrimonio è andato alla vedova ed un terzo ai due figli rispettivamente .il patrimonio consiste in immobili Nessuna divisione è stata fatta sinora Nel XXXX viene a mancare anche nostra madre ,la denuncia di successione non è stata ancora presentata per resistenze di un erede .

Era abitudine del padre fare donazioni si denaro ad un solo figlio , nel XXXX fece una consistente donazione in denaro al figlio B per l importo mancante all acquisto di una casa unifamiliare , sono in possesso di A documenti bancari che attestano il trasferimento su conto bancario .
Inoltre , cosa più complessa, nel XXXX venne costruito un immobile con più appartamenti Per la costruzione venne fatta una società immobiliare con forma giuridica snc prima ed srl poi ( trasformata ) i cui soci erano i familiari per quote : A XX% , B XX%, Padre XX% e Madre XX %
Per il finanziamento della costruzione si resero in seguito necessari degli apporti in capitale da parte dei soci in proporzione alle loro quote questi rapporti vennero fatti da alcuni tramite titoli bancari a garanzia oppure venduti e per altra parte in contanti .
poiché il socio B ovvero uno dei due fratelli eredi non aveva la capacità economica di far fronte all'apporto in denaro mise solamente i cinque per cento del finanziamento totale con la promessa di restituirlo negli anni ovviamente ha disatteso questa promessa e non ha mai restituito l'importo .
le quote di finanziamento mancanti dell'erede B vennero messe in sua vece dal padre e dalla madre con la promessa ( solo verbale) appunto di restituire quanto ricevuto .
ora poiché entrambi i genitori sono venuti a mancare si pone la questione dei finanziamenti in quota parte di B che rientrano come anticipo di quota legittima e quindi andrebbero restituiti ad A in sede di divisione .
Inoltre già nel XXXX l'erede A fece scrivere a B ed ai genitori ponendo la questione delle liberalità al figlio B e chiedendo di sanare la posizione , ma nel tempo nulla è stato fatto ,sino ad oggi appunto mancando entrambi i genitori si pone la questione ereditaria .
preciso inoltre che la società immobiliare costituita per la costruzione venne in seguito sciolta per cessato scopo societario ed in quella sede vennero assegnati i beni ai rispettivi soci pro quota ovvero gli appartamenti e quindi il socio B si è visto assegnare i beni immobili per i quali non ha mai messo le sue quote complete ma né avuto benefici dalle quote emesse dal padre in sua vece .

Poiché non vi è accordo tra gli eredi anzi le posizioni sono molto rigide , poichè B non vuole riconoscere ciò che ha avutro come anricipo ereditario , chiedo un parere in merito alla questione .

Grazie
Cordiali saluti

Risposte dai professionisti iscritti su QuiAvvocato.com

Gold
Giulio Mario Guffanti

Giulio Mario Guffanti

Avvocato
Via Antonio Cechov 48 - Città Metropolitana di Milano (Milano)

, Bini
la materia successorio costituisce uno degli ambiti in cui il mio studio opera con maggior frequenza. in primo luogo vorrei complimentarmi per la chiarezza nell'esposizione della questione, che appare facilmente riconducibile alla collazione ereditaria. Ove non conoscesse l'istituto la collazione finge una remissione nel patrimonio dei defunti (q questo punto due) di tutte le sostanze e nel "defalcare " dalla quota del figlio che ha già ricevuto in vita (B, nel nostro caso) quanto dal medesimo già preso, attribuendo all'altro figlio (A, nel nostro caso) una maggior quota ereditaria riportando la parità tra eredi.
Questa può essere un'ipotesi di azione, ma mi riservo, ovviamente uno studio più accurato della pratica onde verificare se non vi siano anche altre vie percorribili.
Occorre, però, che diamo un'occhiata alla documentazione a Sue mani che prova i trasferimenti di denaro e l'aggiunta di somme per versamenti in conto socio, in modo da comprendere su quali basi probatorie potremmo procedere.
Vedo che Lei è di Novara, io ho uno studio a Magenta, un uscita di autostrada da Lei, se ritiene possiamo fissare un incontro al fine di valutare come procedere.
La saluto cordialmente
Avv. Giulio Mario Guffanti
XX/XX.XX.XX.XX)

Sonia Pirovano Alberici

Sonia Pirovano Alberici

Consulente_legale
Piazza Chiesa - Provincia di Novara (Borgomanero)

Sig.Bini
Mi contatti in Studio al numero X [rimosso] XX - [rimosso] o via mail all indirizzo [rimosso] per una prima valutazione gratuita della Sua problematica
Cordiali saluti
Sonia Pirovano Alberici

Fabrizio Mendola

Fabrizio Mendola

Avvocato
Corso Genova - Città Metropolitana di Milano (Milano)

Egregio signor Bini,
faccio seguito alla Sua richiesta di assistenza legale per comunicarLe i recapiti del mio Studio, in vista di un parere in merito alla Sua posizione.
Avv. Fabrizio Mendola
Studio Legale Bullo.Ranieri
Corso Genova n. XX
XXXXX MILANO
cell. +XX. [rimosso]
tel. +XX.XX.X [rimosso]
fax +XX.XX.X [rimosso]

Restando a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento anche al n. [rimosso] , ed in attesa d’un Suo riscontro, Le porgo cordiali saluti,
Avv. Fabrizio Mendola

- ()

Sono disponibile a fornirLe una consulenza in merito e La invito a prendere ocntatto con il mio studio anticipandomi la documentazione tramite mail.
Il costo della consulenza è di € XXX,XX iva inclusa.
Le anticipo già che ci sono i rischi che le richieste di restituzione siano prescritte a meno di richieste che l'abbbiano interrotta.
cordiali saluti

Avv. Luigi Cardillo

Avv. Luigi Cardillo

Avvocato
Viale Bartolomeo Colleoni - Provincia di Monza e della Brianza (Agrate Brianza)

Ora la chiamo al telefono. Cordiali saluti. Avv. Cardillo

Avv. Augusto Barretta

Avv. Augusto Barretta

Avvocato
Via Giacomo Matteotti - Milano (Bettola-Zeloforamagno)

Egregio signor Bini

la questione è evidentemente complessa é materia che necessita comunque di media / conciliazione che potrebbe aiutare a meglio limare le pretese dei singoli eredi per evitare un giudizio di divisione foriero di costi e tempi che potrebbero dilatarsi.
Lo studio si occupa abitualmente di questioni simili che coinvolgono molti istituti del diritto civile.
Suggerisco quantomeno un colloquio puramente informativo.
Cordiali saluti

Paola Agostini

Paola Agostini

Avvocato
Via Cassiodoro - Roma (Roma)

La situazione che Lei illustra è molto complessa e meriterebbe un lungo e articolato parere. Al momento posso dirLe in primo luogo che tutte le donazioni cosìdette non consuetudinarie, come quelle che Lei ha illustrato, devono entrare nella collazione del patrimonio ereditario. In parole povere debbono essere calcolate come una sorta di anticipazione sull'eredità e debbono essere detratte dalle quote di pertinenza,
Cordiali saluti
Avv. Paola Agostini

Tania Emanuela Beretta

Tania Emanuela Beretta

Avvocato
Via Cosimo Del Fante - Città Metropolitana di Milano (Legnano)

Buon giorno,
nel Suo quesito vi sono due aspetti, da un lato il mancato conferimento da parte del socio ex art. XXXX c.c. prima (snc) e ex art. XXXX c.c. poi (srl) che avrebbero potuto e dovuto dar vita ad una azione contro lo stesso che avrebbe portato alla sua esclusione e alla sua responsabilità.
Ad oggi, tuttavia l'aspetto più importante e che assorbe la questione societaria è la possibilità ed anzi, necessità, di avviare una azione di collazione nei confronti dell'erede B ex art. XXX c.c.
l'azione di collazione è un rimedio che l'erede che ha visto durante la vita del defunto depauperare la massa ereditaria mediante donazioni fatte in favore di un altro figlio o coniuge può chiedere che tali donazioni vengano computate nella massa ereditaria al fine di calcolare la reale quota spettante.
vi sono due tipi di collazione: la collazione in senso stretto o in natura; in tal caso si restituisce alla massa lo stesso bene che si è ricevuto o la collazione per imputazione; in questo caso il coerede donatario imputa alla propria quota il valore che i beni donati avevano al momento della apertura della successione;
successivamente si fa il calcolo complessivo per verificare il valore delle singole quote spettanti ad ogni erede;
non sono oggetto di collazione:
X. donazioni di modico valore a favore del coniuge( art. XXX c.c.);
X. le spese di mantenimento e di educazione e quelle sostenute per malattia, né quelle ordinarie fatte per abbigliamento o per nozze;
X. le spese sostenute dal defunto per il corredo nuziale e quelle per l’istruzione artistica o professionale solo quando non eccedono notevolmente la misura ordinaria, tenuto conto delle condizioni economiche del defunto (art. XXX c.c.), a meno che tali spese a favore dei discendenti non siano state effettuate per pagare i loro debiti o per soddisfare premi relativi a contratti di assicurazione sulla vita a loro favore (art. XXX c.c.);
X. la donazione rimuneratoria di cui all'art. XXX c.c.
X. le donazioni fatte dall'erede ai suoi discendenti o al coniuge ( art. XXX c.c.).
Le consiglio vivamente di iniziare tale azione e per ogni approfondimento sono disponibile ad essere contattar via mail [rimosso] o tel [rimosso] XXX per un incontro presso il mio Studio senza spese.
Cordiali saluti

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