Sono titolare di una ditta individuale di parrucchiere sta in Gaeta (LT)
dal X agosto XXXX, dove ho assunto una dipendente con iniziale contratto previsto per legge, per transitare stante gli ottimi rapporti lavorativi, a tempo indeterminato (attualmente non ricordo l'anno). Le buste paga sono state sempre regolarmente emesse, cosi' come i bonifici previsti per legge da qualche anno.
Dopo la chiusura forzata per il Covid-XX, avevo chiesto per qualche mese, di rivedere le ore contrattuali, considerando la situazione economica venutasi a creare, considerando tasse, affitti e tasse vaie da pagare senza lavorare.
Alla dipendente questa situazione non e' andata bene, tanto che dopo una settimana dalla riapertura del XX maggio, ha iniziato a inviare i certificati medici (non si conosce la diagnosi per privacy), fino allo scorso XX luglio.
In data X agosto u.s il suo rappresentate legale ha inviato una pec, dove veniva riportato con decorrenza XX agosto, il suo LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA PER MOTIVI DI INCOMPATIBILITA'" con la scrivente, richiedendo quanto dovuto e asserendo cose non veritiere.
Faccio presente che la sottoscritta e' affetta da malattia in forma grave documentata e che la dipendente era a conoscenza considerando i vari controlli e ricoveri ospedalieri in Toscana. Questa sua assenza ha creato molteplici danni economici e ha aggravato lo stato di salute.
Sono stata contattata da qualche settimana, dal suo commercialista per trovare una soluzione PACIFICA ECONOMICA ma non si e' addivenuto a nessuna soluzione, considerando anche che ho ritenuto opportuno, trovare una soluzione che andava al di la' dei conteggi riportati dal mio consulente del lavoro.
Sperando di aver in queste righe, riassunto la faccenda in modo esplicativo,
in attesa porgo cordiali saluti.