Sono un tecnico di analisi dell'ospedale " Vittorio Emanuele II" di Catania lavoro da circa trentacinque anni presso il laboratorio di analisi dello stesso presidio.
Come ogni anno la medicina del lavoro richiede per i dipendenti le analisi di controllo, Tra queste analisi vi è pure quella della ricerca della HIV .Per eseguire quest'analisi deve essere dato il consenso con la firma dell'interessato. Il mio caso è che non ho dato il consenso scritto , L'infermiera della CAU la sig R.C. che ha l'incarico di fare i prelievi e ha schedulato per errore anche L'HIV senza accorgersi che non vi era la mia autorizzazione firmata.
Preciso che non ho mai autorizzato quest'analisi perché in un ambiente di lavoro fatto da medici e infermieri e tecnici dove lavorano più di XXX colleghi ,se per caso risultasse positivo , essendo che l'analisi viene eseguita da colleghi e viene visionata anche da medici, diventerebbe di dominio pubblico e sarebbe violata la mia pravi-ce.
Appena mi sono accorto dell'errore fatto dall'infermiera ho bloccato sul sistema operativo quest'analisi, ma era troppo tardi già l'analisi era stata eseguita e il risultato era stato messo in rete e visionato da molti.
Così mi è stata eseguita quest'analisi e sono risultato lievemente positivo. Essendo che quest'analisi è stata vista da colleghi e da medici , che purtroppo, come ben si può capire sono persone e pertanto parlano e commentano i fatti, la mia situazione nell'ambiente lavorativo è diventata anche psicologicamente critica.
Ho paura che possa degenerare e crearmi anche problemi a livello familiare e nel sociale.
In questo sfortunato caso, dove rischio il pericolo di commenti e cattiverie di persone ostili o che possono sfruttare quest'opportunità per vendicarsi o altro.
Mi vado domandando cosa debbo fare?
Preciso che l'errore fatto dall'infermiera, è stato portato avanti e eseguita automaticamente su una macchina,inoltre in laboratorio non vi è un ulteriore controllo da parte di medici prima di dare il consenso di fare l' HIV, con un riscontro sulla richiesta dell'autorizzazione con la firma e oltretutto la dott/sa biologa M che ha ricevuto il risultato eseguito su uno strumento chiamato "modular" credo che abbia continuato a indagare, spedendo il campione a un'altro laboratorio per avere un ulteriore conferma, senza preoccuparsi di vedere se vi era stato dato il consenso con la firma dell'interessato.
Devo dire che vi è una cattiva amministrazione su questo tipo di analisi, perchè le provette vengono spedite non accompagnate dalle richieste firmate dall'interessato è pertanto se vi è un errore non può essere coretto, come nel mio caso.
Ora mi trovo in grave difficoltà perché come potete capire troppe persone sono a conoscenza di qualcosa di molto privato, e non so se conviene che si alzi un polverone.
Sono in possesso di documentazione che attesta tutto, essendo che lavoro all'interno del laboratorio e pertanto posso accedere e visionare e stampare tutto.
Attendo una vostra risposta e un vostro aiuto per risolvere questa sfortunata situazione che mi è caduta a dosso, inoltre suppongo che non rispecchia la realtà, perché ho tutto nella norma.
Giorno X/XX/XX di mattina ho fatto la visita di controllo alla medicina del lavoro.
Il pomeriggio dello stesso giorno sono andato a farmi fare il test HIV sulla saliva e sono risultato negativo.
Non so cosa fare e a chi rivolgermi per capire cosa fare in questo caso.