Vi scrivo per capire come risolvere questa situazione: ho acquistato un bilocale sito nel comune di Giussago a maggio del XXXX, in un complesso condominiale di X appartamenti. Da subito si sono evidenziati vizi e difetti di costruzione a cui il costruttore non ha posto rimedio (non ha stipulato nemmeno la polizza decennale obbligatoria), per cui siamo formalmente in causa con il condominio. Uscito il CTU ci hanno comunicato che potevamo procedere con la sistemazione delle parti ammalorate per ottenere poi il risarcimento futuro... detto questo l'amministratore ha mandato avanti lavori secondo me meno urgenti (recinzione - scala esterna - rifacimento solette balconi ecc...) non preoccupandosi dei problemi di muffa all'interno degli appartamenti (causata probabilmente da infiltrazioni d'acqua nei muri e dal pavimento in quanto la guaina gli esperti dicono essere troppo bassa) che ha causato nel tempo anche problemi di salute... dico solo che il mio problema principale è in camera da letto... sembra di dormire in cantina dall'odore che c'è.. abbiamo comprato un igrometro per tenere sotto controllo l'umidità della stanza che infatti risulta essere sempre molto elevata, tra il XX% e l'XX% quando in un ambiente sano dovrebbe essere ricompresa tra il XX e il XX%. Detto questo l'amministratore si rifiuta di emettere piano di riparto tra i condomini per recuperare i soldi necessari all'intervento (lavori tra l'altro già approvati in assemblea) perchè purtroppo quasi la metà dei condomini non provvede al pagamento delle spese (o sempre a seguito decreto ingiuntivo o con lunghi ritardi) e l'amministratore non vuole altri fornitori con il fiato sul collo per recuperare il dovuto...
Io sono incinta e volevo risolvere il problema prima della nasciuta di mio figlio, per cui Vi chiedo è possibile indurre l'amministratore a far fare i lavori o piuttosto affrontarli da sola ma con possibilità di risarcimento da parte del condominio?
Ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Maila Serpelloni